Ambito: finanza
Tipologia: frode aziendale
Fabrizio Ingemi, il bancario siciliano dileguatosi lo scorso febbraio dopo la scoperta di un buco dalle casse dello sportello Carige di Capo d’Orlando, è stato arrestato a Siracusa nei giorni scorsi.
Ingemi è stato trasferito presso il carcere di Gazzi a Messina perchè sul suo capo pende un mandato di arresto per furto e furto aggravato.
Del bancario trentasettenne non si avevano più notizie dallo scorso 26 febbraio, quando era stato convocato a Palermo dalla sede regionale dell’istituto per un problema legato alla gestione della sua attività professionale. Dalle casse dello sportello Carige di Capo d’Orlando era risultato un ammanco di svariati milioni di euro.
Secondo una stima scaturita dal gran numero di denunce presentate dalle vittime della frode, circa un centinaio, la somma sottratta dai conti della Carige da Fabrizio Ingemi ammonterebbe a 5 milioni e 700 mila euro: gli ammanchi a lui attribuiti a vari conti correnti variano dai 10 mila ai 450 mila euro.
Ad incastrarlo, il 24 febbraio scorso, le insistenze di un cliente che voleva capire perchè dal suo estratto conto risultasse il prelievo di una somma rilevante da lui mai effettuato.
Da qui l'avvio di un'inchiesta interna da parte dei vertici della Carige e la convocazione di Ingemi a Palermo per un incontro con gli ispettori dell'istituto di credito.
A seguire la denuncia alla polizia e la fuga dell'indagato, che avvenne però dopo che lo stesso, messo alle strette, aveva confessato sottrazioni varie, relative anche ad altri conti correnti, e le modalità attraverso le quali questi avvenivano: modifica degli indirizzi dei clienti per ricevere direttamente in banca i loro estratti conto, quindi l'alterazione dei dati.
Fonte: 98percento e BlogSicilia
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